Noi studenti della III Liceo Economico Sociale del “Soleri Bertoni” con i professori Mariacristina Colonna e Matteo Noero, insieme ad altri allievi del Liceo “Bodoni” e del CNOS con i loro insegnanti e a numerosi cittadini saluzzesi, domenica 24 aprile abbiamo partecipato alla Marcia straordinaria per la pace e la fratellanza da Perugia ad Assisi. Ci siamo uniti ad una grande folla non solo di adulti, ma anche di giovani, bambini ed anziani provenienti da tutta l’Italia per protestare contro la guerra in Ucraina, senza però dimenticare i numerosi altri conflitti che insanguinano il mondo. Fin dalla partenza intorno alle 9,30 del mattino a Perugia c’era un clima festoso, le bandiere della pace coloravano l’intera colonna di persone e alcuni hanno cantato e suonato allegramente per l’intero tragitto. I primi quindici chilometri li abbiamo trascorsi chiacchierando e ammirando il paesaggio stupendo intorno a noi, poi la fatica e il timore di non farcela ci hanno quasi vinto. Lungo il cammino, però, molti volontari offrivano acqua e cibo solo in cambio di un “grazie” e così, malgrado la pioggia finale, incoraggiati dai professori e con un grande senso di soddisfazione abbiamo proseguito fino a vedere dal vivo la bellezza di Assisi, la nostra meta.
Finora l’Europa ha vissuto un lungo periodo di pace e non avevamo mai avvertito l’esigenza di partecipare a un evento simile; visti i fatti degli ultimi due mesi, invece, abbiamo sentito di voler essere parte di un movimento che dicesse con forza NO alla guerra, una tragedia per chi la vive sulla sua pelle, ma con una ricaduta drammatica su tutto il mondo. A noi la guerra pare un evento che non ha senso di esistere in un mondo moderno ed evoluto, che sa comunicare e interagire come quello in cui viviamo oggi. Vedere tante persone di età diverse camminare insieme dimostra la consapevolezza degli italiani nei confronti del conflitto ucraino, come di ogni altro. La marcia ha rappresentato per noi la possibilità di esprimere le nostre emozioni insieme a tante persone riunite insieme, un momento per partecipare a qualcosa di importante lasciando alle spalle un tempo di prigionia; un’esperienza piena di significato che ci porteremo dietro tutta la vita. È stata un momento di condivisione per cui ringraziamo i nostri compagni, gli organizzatori, il Comune e i professori, che hanno dedicato del loro tempo, anche personale, a noi ragazzi.
Pochi pensieri restano da aggiungere per noi insegnanti: il primo è che partecipare a questa marcia insieme con i ragazzi è stato emozionante e ci ha restituito energia per continuare con forza il nostro lavoro, mai come oggi difficile e impegnativo. Non è stato facile convincerli a uscire fuori dal guscio in cui si sono rifugiati negli scorsi due anni, a mettersi in cammino fuori dal loro ambiente protetto, ma ci conferma ancora una volta su quale grande ricchezza sia racchiusa nell’incontro con loro. Con loro è stato più che mai importante uscire dall’aula di lezione e condividere la vita del mondo, nello sforzo di capirlo per esprimere un punto di vista consapevole.
Infine, sappiamo per certo che la sola pace possibile, come domenica si è detto e mostrato a gran voce, è quella dei popoli, a partire dal basso, costruita ogni giorno soprattutto con i bambini e con i giovani, così sensibili, intelligenti e sinceri nell’affermare il loro desiderio di vivere e di crescere in sapienza e gioia, possibili solo in un tempo di pace. Questo è il senso del camminare insieme ed è la grande lezione, che vogliamo fare nostra, di Aldo Capitini, il primo promotore della marcia Perugia Assisi nel 1961: “Ogni tuo pensiero sarà l’anima di tutti”.
